Cos'è
Passeggiate oliveriane
Un itinerario inedito nella pittura sociale di Matteo Olivero: fucine e canali a Dronero
L’itinerario che il Museo Mallé idea e realizza con la Delegazione FAI Saluzzo per domenica 6 luglio 2025, è davvero una chicca e richiama ed avvera le parole della storica dell’arte Andreina Griseri che scrisse nel testo in catalogo per l’apertura del museo (il 23 giugno 1995), le previsioni/speranze per il futuro: “…con una conclusione intelligente, la casa di Dronero potrà offrire spazio anche per ricostruire, intorno alle opere lasciate, la storia del luogo, nodo essenziale di quelle valli montane; e sarà capitolo non solo di un museo, ma di un centro di ricerca, di ascolto musicale, di una casa con finestre aperte su Dronero e oltre”.
L’itinerario nasce nell’ambito del public program pensato per la mostra “Matteo Olivero. Un percorso di arte e di vita” ricca di oltre novanta opere esposte presso il Museo Mallé con la curatela di Ivana Mulatero e Antonio Musiari (dal 11 maggio al 7 settembre 2025).
Diversi sono i fili del passato che si intrecciano nell’esistenza di Matteo Olivero con Dronero. Il pittore, nato a borgata Villa di Acceglio nel 1879 e prematuramente scomparso a Saluzzo nel 1932, trascorse nella cittadina dronerese l’infanzia, per frequentarvi i primi anni di scuola.
In casa Mallé, poi futuro museo, è probabile che egli sia stato da bambino con i genitori per redarre il testamento del padre il 7 aprile 1881. In tale documento, registrato dal notaio Paolo Mallé, si espresse la volontà genitoriale, adempiuta dal 1888 grazie alla concorde e risoluta vedova, Lucia Rosano (madre, musa e modella), di vendere i beni di famiglia pur di sostenere gli studi del figlio prima a Cuneo, presso la Regia Scuola Tecnica, poi a Torino per formarsi come pittore nelle aule dell’Accademia Albertina di Belle Arti.
A Dronero, il pittore ritornò molte volte nell’età adulta, ormai artista affermato, conservando sempre un legame speciale con la cittadina e coltivando amicizie e committenze importanti come quella del Conte Blanchi di Roascio.
La passeggiata oliveriana a Dronero propone un “viaggio” nella pittura sociale di Matteo Olivero, tra fucine e canali di Dronero. I narratori FAI accompagnano il pubblico in un percorso guidato alla scoperta delle vie d’acqua e degli opifici droneresi raffigurati dall’artista nelle opere esposte al Museo Mallé in occasione della bellissima mostra a lui dedicata, che si può ammirare al termine della passeggiata.
L’itinerario costituisce un abbinamento significato alle opere originali in mostra – in prevalenza dipinti e disegni – e contribuisce a valorizzazione la storia di Dronero in rapporto al suo cittadino illustre. I dipinti di Matteo Olivero realizzati a Dronero tra il 1904 e il 1906 sono gli stessi che poi saranno presenti alle più importanti esposizioni di Parigi, di Torino e della Biennale di Venezia, facendo così conoscere sulla scena internazionale e nazionale le bellezze della cittadina valmairese con i numerosi canali d’acqua e le fucine operose.
La collaborazione tra il Museo Mallé e la Delegazione FAI Saluzzo implementa lo studio e la ricerca sull’artista la cui poetica sta riemergendo in tutta la sua complessità e che lo conferma tra i protagonisti della pittura non soltanto italiana dei primi tre decenni del Novecento.